Una giornata in cattolica
Come vi abbiamo accennato nella precedente newsletter il 20 maggio e ci siamo recati presso l’Università cattolica di Milano per raccontare la nostra esperienza agli studenti del primo anno del corso per assistente sociale.
È stata sicuramente una giornata particolare e diversa dagli incontri di prevenzione che svolgiamo di solito; e volevamo condividere con voi le emozioni e i nostri pensieri a riguardo.
“Oggi presso l’Università cattolica ho provato un grande piacere nel vedere i giovani con una alta sensibilità emotiva e passionale.
Ho provato molta rabbia e rimorso nell’aver perso tanti anni dietro la sostanza. guardando le giovani future laureandi che agiranno sul sociale come assistenti mi sono sentito estraneo a quel mondo …
Sono triste e pentito per le scelte sbagliate che nella mia vita ho fatto, ma che purtroppo non potranno più ritornare come le volevo.
Grazie a tutti per l’esperienza sensibilizzante.
N.”
“Non capivo come potessi essere utile e arricchente questa esperienza, fino a che non l’ho vissuta.
È davvero raro trovarsi di fronte ad una persona che non si conosce ed aprirsi, parlare della propria esperienza, della propria vita, in modo del tutto sincero, senza maschere; e ciò che mi ha stupito è stato proprio vedere nell’altra persona questa disponibilità.
È stata un’esperienza breve, di qualche ora, ma davvero intensa… già con i gruppi di auto mutuo aiuto avevo scoperto proprio il raccontarsi senza l’essere giudicati, ed in totale fiducia, è davvero raro.
In questa esperienza c’era proprio questo; fiducia, sincerità nel raccontarsi.
È stato bello poter attraverso questa esperienza trasmettere il valore del volontariato e della nostra associazione, condividendo proprio la bellezza del poter aiutare, come si può, l’altro.
Quindi grazie.
E.”
“Non volevo partecipare all’incontro inizialmente, ero un po’ titubante, avendo fatto già questa esperienza pensavo di non poter dare molto, ma sbagliavo.
La giornata è volata via, il tempo non bastava per raccontarci le nostre esperienze.
Con la ragazza mi sono trovato bene, mi faceva tante domande, su un po’ tutto il mondo che gira intorno alle sostanze stupefacenti. Tanta era la curiosità da parte sua, e io ho cercato tramite la mia storia di fornirle più indicazioni possibili.
È stato bello poter raccontare la mia esperienza.
Ripensandoci mi sbagliavo, è stata una bella esperienza e sono riuscito un po’ a trasmettere la mia storia, almeno spero.
R.”